LA VIA DI CONTARDO OGGI: DA SARMATO A BRONI quattro ore e quaranta minuti

 LA VIA DI CONTARDO OGGI...

CAMMINARE FA BENE ALLA SALUTE 
E ALLO SPIRITO

In cammino tra Sarmato e Broni, passando per Castel San Giovanni e Stradella.


RIPERCORRI I PASSI DI CONTARDO: da Sarmato a Castel San Giovanni (40° tappa), da Castel San Giovanni a Stradella (41° tappa), da Stradella a Broni (42° tappa).



CASTEL SAN GIOVANNI
Castel San Giovanni è un comune della provincia di Piacenza situato nella bassa Val Tidone; è l'ultimo comune emiliano prima della Lombardia. Nel periodo romano è sotto la IX regione romana di Liguria. Nel Medioevo era noto come Castrum Sancti Johannis de Olubra e fu sotto il feudo monastico dei monaci di San Colombano di Bobbio. Nel 1252 venne distrutto dal pavese Ferrario Cane e ricostruito da Alberto Scotti, signore di Piacenza, alla fine dello stesso secolo. Tra il XIV secolo e il XVI secolo l'ebbero in feudo i Fontana, gli Arcelli, i Pallavicino e i Dal Verme. Nel 1436 si forma la Contea di Bobbio e Voghera e Castel San Giovanni ne fa parte. Il primo Conte è Luigi Dal Verme. Nel 1485 Castel San Giovanni passò sotto il Ducato di Parma e Piacenza.


VILLA BRAGHIERI-ALBESANI
Un casino di campagna, sorto in epoca settecentesca, che ha ospitato la duchessa Maria Amalia, moglie di Ferdinando Borbone. Oggi sede del MUSEO ETNOGRAFICO e del MUSEO DEL CARDINALE CASAROLI.

MAGGIORI INFORMAZIONI SUL MUSEO ETNOGRAFICO QUI

COLLEGIATA
Il borgo porta il nome di San Giovanni, al quale è dedicata anche la Collegiata, costruita sui resti di un'antica pieve nel 1130, successivamente arricchita con aggiunte architettoniche e opere di rilievo, come il polittico cinquecentesco, la pala di ispirazione raffaellesca attribuita a Bernardino Luini, un pregevole crocefisso ligneo del 1496, opera di collaborazione tra Giacomo del Maino e di suo figlio Giovanni Angelo.

Oggi la zona rientra nel percorso della STRADA DEI VINI E DEI SAPORI DEI COLLI PIACENTINI (MAGGIORI INFORMAZIONI QUI) e della VIA FRANCIGENA (MAGGIORI INFORMAZIONI QUI).

ALTRE INFORMAZIONI SU CASTEL SAN GIOVANNI QUI

STRADELLA
Stradella è un comune della provincia di Pavia situato nell'Oltrepò Pavese, alla fine della Val Versa. La storia di Stradella si confonde, nel medioevo, con quella dell'antica località di Montalino, situata su una modesta altura alla periferia meridionale della città attuale, dove ancor oggi si trova l'oratorio di San Marcello in Montalino. Dalla metà dell'XI secolo Montalino con Stradella (citata come Stratella nel 1029) appartenevano alla mensa vescovile di Pavia. Nel 1164 passò con l'Oltrepò sotto la giurisdizione pavese e il relativo diploma imperiale nomina ancora Montalino e non Stradella. Comunque nei secoli successivi il rapporto di importanza tra i due centri si inverte: attorno al 1300 Stradella è cinta di mura, mentre Montalino come località abitata decade, mentre mantiene ancora grande importanza strategica la munitissima Rocca di Montalino, o Rocca del Vescovo, che sorge sull'alto colle dominante l'abitato. Gravi le distruzioni nel 1214, nel 1216 e nel 1373 ad opera di Giovanni Acuto. La signoria vescovile fu particolarmente benefica per la prosperità di Stradella: fin dal 1220 veniva concesso il mercato settimanale del martedì.

MAGGIORI INFORMAZIONI SU STRADELLA QUI

BRONI
Broni è un comune della provincia di Pavia, ai piedi delle colline nell'Oltrepò Pavese. Sul sito dell'odierna Broni si trovava probabilmente la località romana, è indubbio che Broni appaia attorno al 1000 come un luogo di una certa importanza, dotato di una vasta pieve appartenente alla diocesi di Piacenza e sede nel 1047 di un placito presieduto dal giudice imperiale Rainaldo. Nel 1164 è citato nel diploma con cui l'imperatore Federico I poneva l'Oltrepò sotto la giurisdizione pavese. Con Pavia tenne la parte ghibellina, cosicché la lega delle città guelfe la diede alle fiamme nel 1216. Un'altra distruzione avvenne nel 1372, a opera di Giovanni Acuto. Nel 1249 giunse a Broni, diretto a Santiago de Compostela, il giovane principe san Contardo d'Este; ammalatosi gravemente, morì a Broni, dove è tuttora sepolto e dove ben presto, anche in seguito ad alcuni prodigi. Indubbiamente Broni fu uno dei capisaldi della potenza pavese, e nel 1290 cadde sotto la diretta signoria della famiglia che aveva allora il predominio in città, i Beccaria. 

Da vedere la BASILICA di SAN PIETRO APOSTOLO e LA VIA CRUCIS DI SAN CONTARDO.

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