LA VIA DI CONTARDO OGGI...
CAMMINARE FA BENE ALLA SALUTE E ALLO SPIRITO, MA POSSIAMO FARCI AIUTARE DAI TRASPORTI PUBBLICI
PIEVE DI CORIANO/SAN BENEDETTO PO
Da PIEVE DI CORIANO a SAN BENEDETTO PO si può scegliere tra il BUS 31 e il BUS 35, direzione POGGIO RUSCO.
Da Poggio Rusco TRENO in direzione SUZZARA, fermata SAN BENEDETTO. Serve in tutto un'ora abbondante., di cui di percorrenza in treno sono trenta minuti (INFO BIGLIETTI QUI).
Informazioni su San Benedetto QUI
La linea che copre la tratta tra Sermide e Suzzara tocca, tra le altre, le stazioni di QUISTELLO, S. BENEDETTO PO e PEGOGNAGA: si può quindi decidere di scendere nelle varie stazioni per approfondire la conoscenza del territorio e tutti i luoghi di Contardo.
SAN BENEDETTO PO/REGGIOLO
Servono almeno due ore: da San Benedetto si prende il BUS per SUZZARA, poi TRENO per VILLANOVA DI REGGIOLO e infine BUS 43 direzione REGGIOLO.
SAN BENEDETTO PO/REGGIOLO
Servono almeno due ore: da San Benedetto si prende il BUS per SUZZARA, poi TRENO per VILLANOVA DI REGGIOLO e infine BUS 43 direzione REGGIOLO.
Informazioni su Reggiolo QUI
Volendo, si può valutare una sosta a Suzzara.
SUZZARA
Comune della provincia di Mantova, fa parte dell'Oltrepò mantovano. Il toponimo deriva dal latino sub Zara ovvero sotto lo Zara, nome che identifica una diramazione dell'Oglio che sfociava nel Po e passante per questa cittadina, contesa tra Mantova e Reggio Emilia tra il 1010 e il 1313. Il nome Suzzara si trova per la prima volta menzionato l’8 settembre 872 in un diploma dell’Imperatore Ludovico II il Giovane, indirizzato a Roffredo Vescovo di Reggio Emilia. Nei primi documenti compariva in varie forme. Nel 1175 Federico Barbarossa diede con decreto imperiale al vescovo di Mantova Garsedonio l’isola di Suzzara. Soltanto dopo l'Unità d'Italia inizierà un vero e proprio processo di sviluppo economico. Il contado suzzarese, specialmente Sailetto e Tabellano, prese parte attiva al moto La Boje (1884-1885) tant’è che uno dei maggiori protagonisti del moto fu Clemente Nizzoli di Sailetto. Le Società operaie e le agitazioni che si erano susseguite verso la fine dell’Ottocento, fecero di Suzzara terreno fertile per la nascita del socialismo, che si sviluppò in tutta Italia a partire da Genova nel 1892. Suzzara fu protagonista di proteste e manifestazioni tra il 1912 e 1913 che culminarono nella cosiddetta “Settimana Rossa” alla quale partecipò anche Benito Mussolini, allora direttore dell’Avanti! che si recó alla Camera del Lavoro dove incontrò Luppi Menotti, Maria Goia e altri dirigenti socialisti. Il Periodo Fascista si caratterizzò soprattutto per l'organizzazione di propaganda clandestina, tanto che ben 240 suzzaresi parteciparono alla Resistenza italiana. CHIESA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE
Costruita su progetto di Giovanni Arrivabene in stile neoclassico, con pianta a croce latina, consacrata dal 1854 è dedicata all'Immacolata Concezione. Anticamente la chiesa di Suzzara si trovava nel castello ed era dedicata sia a San Biagio e che a San Cassiano. La vecchia chiesetta fu demolita e si costruì attorno al 1550 una chiesa localizzata dove è attualmente, dedicata al solo San Biagio. Nel 1853-1854 l'edificio sacro fu ricostruito. In conseguenza del sisma del maggio 2012, la chiesa è momentaneamente chiusa per restauri e la cupola del campanile è stata rimossa nel giugno 2012. I lavori di restauro sono iniziati nel febbraio 2014, per recuperare la facciata e gli interni inagibili.
CHIESA DI SAN COLOMBANO
Si trova nella frazione di Riva di Suzzara, è dedicata al santo missionario irlandese e sorge sui resti di un antico edificio fondato dai monaci di Bobbio. Prima del Mille sorgeva nel territorio in fregio al Po una cappella dedicata a San Colombano. Demolita nel 1815 per non lasciarla ingoiare dalle acque, il 24 aprile 1823 si pose la prima pietra della chiesa attuale che venne costruita secondo il progetto dell'architetto Luigi Voghera di Cremona. In conseguenza del sisma del maggio 2012, la chiesa è momentaneamente chiusa per restauri.
TORRE CIVICA
Unico elemento rimasto dell’antico castello, fu eretta quando venne costruita la cinta muraria ad opera di Domenico da Bologna. La torre era collocata all’esterno della cinta muraria medievale, a fianco della porta d’ingresso e venne costruita sotto il potere di Ludovico I Gonzaga. Inizialmente alta 24 metri e quindi portata agli attuali 32 metri nei primi decenni del 1400, è il monumento principale della città. All’interno del castello, oltre alle abitazioni dei contadini, vi erano una chiesa, un'osteria, mantenuta fino al XVIII secolo a fianco di una torretta di guardia, un fabbro e un fornaio con il relativo mulino. Il castello risale probabilmente all’epoca del dominio reggiano, costruito quindi come roccaforte contro i mantovani. La cinta muraria era formata da quattro angoli caratterizzati da bassi torrioni sporgenti, mentre sul lato verso l’odierna piazza s’innalzava la torre che fungeva da mastio. Con l’arrivo degli Asburgo, attorno al 1600, il castello perse la propria funzione sociale, militare e di coordinamento territoriale. Dal momento che gli imperatori austro-ungarici lo consideravano un punto pericoloso e costoso, lo distrussero lasciando solo la torre. Con il mutare della società, l'edificio cambiò la propria funzione, diventando una torre orologio. A causa del terremoto del 29 maggio 2012 è chiusa alle visite guidate e dichiarata inagibile.
TEATRO GUIDO
Nel 1894 si costituì un comitato di quaranta cittadini per la realizzazione di un teatro. Il progetto venne affidato a Francesco Piazzalunga e la costruzione terminò nel 1895, in occasione della sagra di Settembre del paese, quando avvenne l’inaugurazione con la messa in scena del “Faust”. Nel 1938, dopo alcune opere di restauro, prese il nome di Teatro Guido e iniziò una stagione molto proficua. Accanto all’attività teatrale si affiancò anche quella cinematografica a partire dal 1956, quando il teatro subì un ulteriore restauro. L’attività cessò completamente nel 1982, lasciandolo chiuso e privo di interventi di manutenzione e conservazione.
VILLA GRASSETTI
La Villa, detta anche del Seminario, è un edificio nobiliare che si trova a Suzzara, nella frazione di Sailetto, in Strada Zara Zanetta. La costruzione risale alla seconda metà del Cinquecento ed ha caratteri architettonici rinascimentali. I committenti furono i Grassetti. Nella prima metà dell'Ottocento la villa fu adibita a villeggiatura estiva dei chierici del Seminario Vescovile di Mantova. A fine '800 attorno al corpo di fabbrica principale vennero edificati una chiesa in stile neogotico, un refettorio, un teatrino e due ali simmetriche a tre piani collegate al prospetto Sud, destinate a dormitorio per i chierici.
FRAZIONI: BRUSATASSO
La frazione di Brusatasso (dal latino medievale brusare ovvero "ardere") sorge attorno ad una piccola cappella innalzata in onore di San Michele Arcangelo. In un documento del 1154 troviamo che Brusatasso era sotto la giurisdizione del Parroco di Suzzara. Nel 1765 il parroco don Giuseppe Bustaffa ricevette dalla Curia di Mantova la licenza per la demolizione della vecchia Chiesa, ad eccezione del coro e del presbiterio e ne fece costruire una nuova da Mastro Ludovico Ascari. Gli altari furono costruiti successivamente nel 1766-1780. La facciata è risalente al 1882, mentre il Campanile venne costruito di fianco all’Abside nel 1759-1762.
SAILETTO
SAILETTO
Sailetto (dal latino salictum-salictulum per “terra dei salici” o “piccolo saliceto”) è un’altra frazione di Suzzara. Secondo un’antica tradizione Papa Leone Magno, durante il suo viaggio per incontrare Attila, avrebbe pernottato al “Forte Urbano”, situato nei pressi di Sailetto, una corte sulle rive del Po. In memoria di quell’evento venne eretta dagli abitanti una cappella, sui ruderi della quale si sarebbe successivamente costruita l’attuale Chiesa di San Leo presso il Forte Urbano nell‘800. Nel 1200 la Cappella diventò Chiesa battesimale. Più tardi il Forte venne distrutto dai soldati di Giovanni delle Bande Nere e gli abitanti (Chiesa compresa) si spostarono nella zona dell’attuale paese. La costruzione della Chiesa risale al 1400, quando venne costruita una Chiesa di stile gotico che col Concilio di Trento divenne Parrocchia, che tuttavia nel 1749 venne demolita per costruire l’attuale. All'interno si conserva una tela ovale di Giuseppe Bazzani che raffigura l'incontro di Attila con Papa Leone I.
TABELLANO
TABELLANO
Si ha certezza della sua esistenza intorno al 1000 e si sa che le sue terre appartenevano alla contessa Matilde di Canossa. Fu proprio la contessa a far costruire la Chiesa in stile romanico, che sarà poi restaurata nel 1681.
RIVA DI SUZZARA
RIVA DI SUZZARA
Viene citata per la prima volta ai tempi della dominazione longobarda, come Portus mantuanus, citato insieme ai porti del Po (del Bresciano, del Parma e dell'Adda) e ritorna anche nel Codice Diplomatico Longobardo (730), nel concordato tra il Re Liutprando e Comacchio, nel quale si parla sia di tributi, il ripatico, che di addetti, i Riparii.
Da SUZZARA, con il bus 29 per Moglia, si può raggiungere GONZAGA. Il tragitto richiede circa un'ora di percorrenza. Altre informazioni QUI.
Da SUZZARA, inoltre, si può scegliere di arrivare direttamente a Guastalla o a Boretto, con la linea del bus SUZZARA/PARMA. Informazioni e biglietti QUI
Chi è Contardo? La risposta QUI
Blog ideato, scritto e curato da Monica Monici (visita il sito www.monicamonici.it).
Per segnalazioni, collaborazioni o messaggi scrivere a info@monicamonici.it






Commenti
Posta un commento